lunedì 11 febbraio 2008

Storia per riflettere

Ciao a tutti...
Questa volta ho scritto prima sullo spaces di Windows Live Space perchè curiosando qua e la PURTROPPO mi sono accorto che il mondo mi scivola addosso inesorabilmente senza che io me ne accorga!!!
Leggo i blog degli amici e scopro che, oltre a mancare dalla faccia della quotidianità terrena del mio circondario, manco proprio del tutto anche on line, e mi sdegno da solo di questa mia mancanza di vicinanza agli amici più cari, quelli con cui condividevo giornate o serate intere in compagnia... e che mi accorgo purtroppo che ogni giorno che passa, mi allontano sempre di più... e questo mi fa molto male!
Pensavo di essere una persona diversa dal comune, mi piace dialogare, ascoltare, consigliare nel bene e nel male nei limiti delle mie possibilità un pò con tutti...
...
Mi sento uno schifo... Il mondo va a rotoli, cade il governo (e tutti tacciono sul buco di 7 miliardi di euro che il nostro caro Prodi ci ha lasciato in eredità), bin laden è ancora in giro, la guerra è ovunque, la "pace" sembra si trovi solo nelle isole caraibiche o nei paradisi fiscali... e io ne sono in parte colpevole, lo so!
Ma col mondo che gira così, è il caso di cazzeggiare? Litigare per delle cazzate? FARE cazzate? Questionare per delle cosucce? A parte che putroppo non conosco i fatti specifici, e leggere certe cose senza nulla sapere di preciso a me personalmente da un fastidio... Devi fare le parole a qualcuno? Va bene, non usare nomi, leggendo i discorsi lui o lei capirà ma caspita... Quanto odio i discorsi campati in aria e lasciati li a mezz'aria... Non credevo che anche nei blog fosse come in "Buona Domenica" dove per alzare l'audiece si tiene tutto in sospeso in maniera assurda!!! Vedi i vari programmi alla tv, dove per avere la risposta devi attendere più tempo di quanto ci hanno messo a leggere e ragionare su una domanda!
Tanto poi ognuno fa quel cazzo che vuole e la maggior parte delle volte lo fa solo per se stesso purtroppo! E allora spero che il mondo cambi, che diventi migliore, a partire dalle persone che lo abitano, perchè il fulcro di tutto è la gente, che si ami o che si odi tutto gira intorno alle persone, e l'odio, credetemi, è come il cancro... Impazzisce uno, che se la prende con il vicino, e a loro volta se la prendono con altri, generando una catena d'odio che pian piano si stringe attorno al mondo...
Sono banale? Spero che chi deve capire capisca, si parlino, si chiariscano, e se anche non c'è nulla da chiarire che non se la piglino a vicenda con qualcun'altro... Dal dolore poi nasce anche rancore... e si va a finire che non ci si parla più, ci si perde di vista, e un bel giorno, così per caso, ci si incontra dopo anni, e si scopre che in realtà il passato è passato e che l'amore non è mai finito...

Vi lascio con uno scritto che ho trovato nel blog di una mia cara amica... spero vi faccia riflettere... Buona serata intanto.
Ciao ciao

Pier

Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi degli altri studenti nella stanza su dei fogli di carta, lasciando un po' di spazio sotto ogni nome. Poi disse loro di pensare la cosa più bella che potevano dire su ciascuno dei loro compagni di classe e scriverla. Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio. Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato, e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di lui/lei. Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria lista. Poco dopo, l'intera classe stava sorridendo. "Davvero?" sentì sussurrare. "Non sapevo di contare così tanto per qualcuno!" e "Non pensavo di piacere tanto agli altri" erano le frasi più pronunciate. Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof non seppe se i ragazzi l'avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva importanza: l'esercizio era servito al suo scopo. Gli studenti erano felici di se stessi e divennero sempre più uniti.Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua insegnante partecipò al funerale. Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava così bello e così maturo... La chiesa era riempita dai suoi amici. Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante fu l'ultima a salutare la salma. Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò "Lei era l'insegnante di matematica di Mark?". Lei annuì, dopodiché lui le disse "Mark parlava di lei spessissimo". Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di Mark andarono insieme al rinfresco. I genitori di Mark stavano lì, ovviamente in attesa di parlare con la sua insegnante. "Vogliamo mostrarle una cosa", disse il padre, estraendo un portafoglio dalla sua tasca. "Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso. "Pensiamo che possa riconoscerlo". Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte. L'insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in cui lei aveva scritto tutti i complimenti che i compagni di classe di Mark avevano scritto su di lui. "Grazie mille per averlo fatto", disse la madre di Mark. "Come può vedere, Mark lo conservò come un tesoro"Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi. Charlie sorrise timidamente e disse "Io ho ancora la mia lista. E' nel primo cassetto della mia scrivania a casa". La moglie di Chuck disse che il marito le aveva chiesto di metterla nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era conservata nel suo diario. Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la sua lista un po' consumata, mostrandola al gruppo. "La porto sempre con me, penso che tutti l'abbiamo conservata". In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e per tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo che spesso dimentichiamo che la vita finirà un giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà. Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono speciali e importanti. Diteglielo prima che sia troppo tardi.
Ricorda, "chi semina raccoglie". Quello che metti nella vita degli altri tornerà a riempire la tua.

4 commenti:

Paolo ha detto...

"Quello che metti nella vita degli altri tornerà a riempire la tua."

Non posso che condividere...o semplicemente sperare che sia così.
Ultimamente pure io latito dall'essere presente, il mio essere "straccapiazze" si è ridimensionato e solo perchè mi sono messo a fare i cazzi miei come fanno tutti.

Ma l'estate è vicina e....

(lo lascio in sospeso così ti da un pò fastidio)

Bobo ha detto...

Caro Pier... non ho capito a chi ti riferisci, o forse si! Ma condivido perfettamente quello che hai scritto... spero solo ti faccia vedere un po' più spesso, ultimamente ti vedo solo sul blog!
Passato il raffreddore?

Wilkie ha detto...

Pier sto giro mi tocca darti ragione.
Una bella storia.
Queste parole vanno fatte proprie e condivise allo stesso tempo.

W.



P.S. una sola cosa mi sfugge: non sapevo che Chuck Norris fosse sposato. :)

Piermatteo ha detto...

Per Paolo: Mi da un gran fastidio quella sospensione di discorso... Quando ti trovo all'Europa che ne parliamo a voce??? :D

Per Bobo: La sinusite non se ne va... ormai è parte di me come una cozza sta attaccata al suo scoglio... fosse 'na bella roba almeno, invece non fa altro che infastidirmi ed innervosirmi!!! Peggio di una cozza!!!

Per mastro Pulotto alias Wilkie: Cosa centra in tutto questo Chuck Norris?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!